Il coraggio che ti manca: perché continui a comunicare come tutti gli altri
Vuoi fare la differenza? “Nel mio settore comunicano tutti allo stesso modo, io voglio distinguermi.” Lo ripeti da mesi. Forse da anni. Eppure, ogni volta che
Vuoi fare la differenza? “Nel mio settore comunicano tutti allo stesso modo, io voglio distinguermi.” Lo ripeti da mesi. Forse da anni. Eppure, ogni volta che
“Usa il rosso per i bottoni di acquisto.” “Il blu trasmette fiducia, mettilo nel logo.” “L’arancione aumenta le conversioni.” “Il verde è perfetto per il wellness.”
Il mondo ammira l’Italia per la sua creatività. Noi, paradossalmente, la trattiamo come un costo da tagliare. In troppe aziende italiane si è diffusa un’idea pericolosa:
“Devi intercettare i bisogni del cliente.” “Devi creare desiderio per il tuo prodotto.” Quante volte hai sentito queste frasi? E quante volte hai notato che “bisogni”
Li paghiamo per fingere di essere veri. Assurdo, no? Diamo milioni a persone per far finta che gli piaccia davvero un prodotto. E pensiamo che i
Tutti conoscono Taffo, ma basta questo per essere visibili? Il problema nasce quando tutti provano a imitarlo mentendo su chi sono davvero, inseguendo la viralità a ogni costo. Rinunciano a sé stessi per sembrare quello che non sono. Spostare il punto di arrivo da “voglio che tutti mi conoscano” a “desidero che non possano fare a meno di me” potrebbe essere di aiuto. La rilevanza batte la popolarità.
Il marketing contemporaneo è ossessionato dall’imprevedibilità, ma è una trappola mortale. Sorprendere in modo incoerente non è creatività, è confusione. Ogni volta che un brand si presenta in modo diverso per seguire le mode, costringe il cervello del cliente a un lavoro cognitivo faticoso che allontana invece di conquistare. La coerenza non è noia, è strategia.
La celebre teoria che recita “le persone non vogliono un trapano ma un buco nel muro” contiene un nucleo di verità, ma la sua applicazione ossessiva e letterale ha generato un marketing da quattro soldi. Quando questa massima viene estremizzata, ignora completamente tutto ciò che influenza le decisioni d’acquisto. Non è la teoria ad essere sbagliata, ma il modo forzato con cui viene applicata senza alcun senso critico.
I consulenti ti fanno scegliere tra Eroi e Saggi come fossero maschere di Carnevale. Ti vendono un sistema nato per la psicologia clinica come ricetta per il marketing. Nel frattempo, i brand italiani di successo raccontano storie vere, non fiabe preconfezionate. Le persone riconoscono l’autenticità e premiano chi non recita parti. Vuoi risultati? Abbandona gli archetipi e mostra chi sei davvero.
La coerenza è la scusa perfetta per non cambiare mai.
Mentre il mercato evolve, molti brand restano immobili, convinti di dover rimanere “coerenti”, ma stanno confondendo la coerenza con l’evoluzione e l’adattamento. Una bugia comoda? Una trappola mortale?
Come Burberry, che ha avuto il coraggio di cambiare tutto senza tradire nulla.
La scelta è resistere con le proprie convinzioni oppure prendere consapevolezza che stai cavalcando un cavallo morto?