Budget Facebook: quanto investire al giorno sui social?

Stabilire un budget Facebook permette di gestire in modo ottimale le campagne sui social. Ma quanti euro si dovrebbero investire sui social?

Tra le domande che più ci vengono chieste durante le consulenze di digital marketing, sicuramente rientra proprio questa: “quanto deve essere il budget Facebook?”, in altre parole, “quanto si deve investire giornalmente sui social per avere dei risultati?” Proviamo a fare un po’ di chiarezza e a rispondere, in linea generale, a questa quotatissima domanda.

Quanto investire giornalmente nelle campagne Facebook?

Iniziamo, senza tanti giri di parole, da questa domanda diretta. Ci capita di vedere molti guru “esperti di Social Media Manager”, lanciare numeri a caso: “per avere risultati, si deve investire un budget Facebook di almeno 10€ al giorno”, come se ci fosse una ricetta magica e miracolosa per tutti. Diciamo una strada molto semplice ma non sempre vera.

Il budget Facebook viene determinato da un insieme di variabili, tra le più importanti il numero di conversioni.

Per far sì che l’algoritmo di Facebook lavori in modo adeguato, ovvero tenendo in considerazione quei fattori che permettono di raccogliere dati per ottimizzare le campagne, si devono avere un numero di conversioni settimanali almeno pari a 50 per gruppo di annunci con lo stesso target di pubblico. Questa indicazione è lo standard imposto da Facebook per far sì che abbia dati a sufficienza per superare la fase di apprendimento. Se non vengono forniti abbastanza dati all’algoritmo di Facebook, quest’ultimo non sa a chi far visualizzare l’annuncio, o meglio lo mostra ad un target aleatorio, producendo scarsi risultati nella campagna.

Detto questo bisogna sempre puntualizzare il fatto che ogni azienda ha obiettivi e marginalità diverse, questo comporta che la gestione delle campagne sui social deve essere basata su determinati parametri che prendono proprio in considerazione gli obbiettivi strategici annuali definiti dall’azienda. Parliamo di strategia perché ad oggi non è più sufficiente fare qualche campagna Facebook random, serve mantenere attivo un percorso stabile e pianificato. Quando si decide di stanziare un buget Facebook, non si possono e non si devono fare delle “prove”, della serie “provo una settimana e vedo come va, al limite blocco tutto”. Non serve a nulla, sono soldi sprecati. L’algoritmo di Facebook, lavorando in machine learning, cattura e conserva tutti i dati che emergono dalle interazioni tra il pubblico e le pubblicità e tra il pubblico e i prodotti dell’azienda. Più l’algoritmo impara a conoscere l’azienda e il vostro pubblico più sa come distribuire la campagna, con il risultato che il budget Facebook sarà sempre più ottimizzato:

L’algoritmo si perfeziona raccogliendo dati.

Budget Facebook giornaliero: alcune regole base

Considerare di generare almeno 7 conversioni al giorno: il budget Facebook giornaliero ideale deve portare almeno 7 conversioni. Per conversioni non si intende solo acquisti, si pensi ai beni di lusso, che hanno un percorso di vendita più lungo rispetto ai beni di largo consumo, 7 acquisti al giorno sarebbero impensabili. Con il termine “conversioni” si va a racchiudere tutti i potenziali eventi obiettivo della campagna che possono avvenire più frequentemente: visualizzazione di contenuto, aggiunta al carrello, check-out iniziato, ecc.

Impostare un pubblico ampio: se sei agli inizi e non hai raccolto ancora abbastanza dati il suggerimento è quello di non limitare il pubblico. L’algoritmo di Facebook ha bisogno di spaziare, soprattutto quando non conosce il tuo pubblico, limitarlo con dei pubblici freddi di 200.000/300.000 persone, o con criteri di profilazione eccessivi, può portare in sofferenza le campagne. Almeno che non ci siano esigenze specifiche, quando si è agli inizi è bene lasciare spazio all’algoritmo;

Diversifica gli obiettivi delle campagne: Investire tutto il budget Facebook in campagne con “obiettivo vendita” è una delle scelte più sbagliate che, il più delle volte, viene percorsa da chi non riesce a ragionare in modo strategico. Bisogna sempre tenere in considerazione il famoso buyer journey, anche se siete brand famosi ed affermati. Il vostro pubblico deve prima conoscervi, poi prendervi in considerazione e infine (forse) acquistare i vostri prodotti. Investire solo in campagne di vendita vi far essere presenti solo nell’ultima fase, il pubblico deve essere invece “lavorato” sia nelle fasi precedenti ma soprattutto in quelle successive all’acquisto (fidelizzazione). Una delle fonti di revenue più importanti delle aziende, non sempre presa in considerazione, è quella del cliente di ritorno, ovvero portare all’acquisto nuovamente un cliente che ha già acquistato.

Come distribuire il budget Facebook?

1) Tipologia di prodotti: una delle prime valutazioni da fare è quella di considerare il tipo di prodotto che sto vendendo. Stiamo parlando di un prodotto d’acquisto d’impulso, stagionale, con un prezzo basso, scontato o con quantità limitate? È ovvio che concentro la maggior parte del budget con l’obiettivo vendita e una piccola parte con obbiettivo di retargeting. Se il prodotto in questione invece richiede un processo decisionale medio lungo, o si tratta di un bene con alta concorrenza, il budget va ripartito su tutte le fasi del percorso decisionale ed in particolare mi devo concentrare sul fattore differenziale, ovvero devo far percepire al mio potenziale acquirente il plus ed i servizi aggiuntivi del mio prodotto rispetto agli altri;

2) Brand: molto importante nel processo di suddivisione del budget di Facebook è il livello di notorietà e maturità del brand. Per un marchio conosciuto è decisamente più semplice fare campagne promozionali piuttosto che per un’azienda che si è appena affacciata sul mercato. In questo caso dovrò prima lavorare ottimizzando l’awareness;

3) Stagionalità del prodotto: se parliamo di prodotti legati alla stagionalità, la distribuzione del budget sui social risente molto del periodo. Nell’alta stagione va concentrato la maggior parte del budget con la finalità di acquisizione del cliente, nei periodi più “morti” si lavora sulla notorietà del brand e sulla creazione di una community;

4) Coinvolgimento: una parte del budget va sempre destinato a campagne di coinvolgimento e creazione della community. In questo modo si riesce via via a popolare il pubblico personalizzato delle persone che hanno interagito con la pagina e, indirettamente, aumenta il traffico al sito web.

Per concludere, quanti euro si dovrebbero investire sui social?

Qui viene il bello, parliamo di numeri concreti. Diciamo subito una cruda ma onesta realtà:

Chi ti offre la gestione della pagina social per un e-commerce a 200/300 € al mese ti sta vendendo un’assurdità che non ti porta da nessuna parte! Sono solo soldi buttati!

Perché?

Difficilmente si possono ottenere dei veri risultati con un e-commerce, soprattutto se poco conosciuto, con un budget così ristretto.

Con un budget di 1.500€ al mese già si inizia a lavorare, se poi si vuole usare Facebook ed Instagram per portare vendite e risultati, un budget ottimale potrebbe essere di 3.000€ al mese, se si vende solo in Italia. Questi valori sono indicati specialmente per chi sta partendo da zero.

Secondo voi sono tanti?

Diversamente come si può pensare di pubblicizzare un e-commerce se non si stanzia un budget media? Dopo aver investito grandi somme, per realizzare un e-commerce come si deve, partendo dal negozio fisico, e quindi dal magazzino, fino al sito web ed ai contenuti testuali, grafici e fotografici, si dovrebbe considerare sempre una somma anche per farsi conoscere, portare traffico e vendere.

Fare delle prove random con 200€ al mese, come dicevamo all’inizio, non ha senso! Significa fare uno sforzo che quasi sicuramente non porta risultati. Per trasportare il discorso sul filo delle metafore possiamo paragonare queste tipologie di campagne come chi crede alle diete miracolose che durano una settimana: uno sforzo enorme che non porta nessun risultato.

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