La psicologia del colore studia come essi influenzano le nostre percezioni e i nostri comportamenti d’acquisto: questa disciplina ci permette di usare i colori a nostro vantaggio, soprattutto quando si tratta di branding.
Nella comunicazione visiva i colori mettono in risalto il carattere e le qualità del brand, definendo la sua identità sul mercato e aiutandolo ad emergere.
Nella maggior parte dei casi, il colore è la prima cosa che le persone vedono e che soprattutto ricordano.
Facciamo un gioco: io ti dico un brand e vediamo se indovino il colore che hai pensato.
Coca-cola? Rosso
Cioccolata Milka? Viola
Mc Donald? Giallo e rosso.
Heineken? Verde.
I colori hanno un potere nascosto, influenzano le nostre emozioni e decisioni, la sa bene McDonald’s che stimola costantemente il nostro subconscio
I colori sono in grado di stimolare alcune parti del cervello a livello subconscio.
Il Giallo e il Rosso scelti da McDonald’s non sono casuali: si tratta di due colori primari che hanno molto appeal sui bambini. Il giallo rappresenta il colore della gioia e dell’ottimismo, il rosso invece stimola l’appetito abbinato ad una sensazione di urgenza.
Nel corso degli anni, McDonald’s ha investito incessantemente nella costruzione e nel consolidamento della propria identità di marca. Questo impegno costante ha trasformato l’azienda in un’icona riconosciuta globalmente, al punto che la sola combinazione dei colori giallo e rosso è sufficiente a evocare l’immagine del brand nella mente dei consumatori. Non è più necessario ricorrere all’uso esplicito di loghi o slogan pubblicitari.
L’abilità di McDonald’s nel rendere i propri colori così distintivi è il risultato di una pianificazione strategica meticolosa e di campagne di branding integrate che hanno riempito ogni aspetto della loro comunicazione visiva e del packaging. Questo fenomeno si può osservare non solo nei materiali pubblicitari tradizionali, ma anche nei punti vendita, nei prodotti e nei packaging. L’accostamento del giallo e del rosso su simboli o confezioni, anche in assenza del logo ufficiale, riesce a comunicare in modo chiaro e diretto l’identità del brand.
Il caso di McDonald’s è un esempio lampante di come una strategia di branding ben orchestrata possa andare oltre il semplice riconoscimento visivo, diventando parte integrante della cultura popolare e creando una connessione emotiva con il pubblico. Questo risultato è frutto di una visione a lungo termine e di un’attenzione costante ai dettagli.
Grazie al colore, il tuo Brand è in grado di distinguersi, ma attenzione, deve rispecchiare la tua filosofia e i tuoi ideali.
I colori hanno un impatto immediato e potente sulla percezione di un prodotto, influenzando fino al 90% della prima impressione del consumatore.
I colori nel marketing contribuiscono alla definizione della Brand Identity.
Non devono però essere scelti casualmente o definiti in maniera soggettiva. Il colore deve essere congruente con gli ideali, la filosofia e la natura del tuo Brand.
Ad esempio se produci un detersivo con base chimica e quindi potenzialmente inquinante, sconsigliamo di utilizzare il verde che invece viene associato a prodotti ecologici e sostenibili.
Il colore può rappresentare davvero un elemento distintivo e vincente. Credi sia un caso che uno dei libri più famosi nel mondo del Marketing si intitoli la Mucca Viola (Seth Godin)?
L’autore ci fa notare di come le mucche siano tutte bianche, nere e marroni… e di come una mucca di colore viola risalta fra tutte!
Un fattore fondamentale quando si parla di brand è quindi la riconoscibilità, un punto di partenza è perciò la scelta del colore che contribuisce a creare un’identità unica e differente da tutti i nostri competitors.
Il significato dei colori nella comunicazione di brand
Scendiamo ora nel dettaglio di ogni singolo colore: quale scegliere in base al contesto? quale scegliere in base al target? Ecco le risposte ad ogni domanda.
ROSSO
Il rosso è un colore vivo, che rappresenta amore, passione, forza.
Ma attenzione al contesto, il rosso è anche il colore del sangue, che porta immediatamente il pensiero di pericolo, urgenza e attira attenzione.
Spesso questo colore viene utilizzato per una visibilità immediata, come ad esempio un prodotto in promozione. Risalta agli occhi e cattura l’attenzione. Però si tratta anche di un colore estremamente forte e dominante, perciò stanca la vista, affatica e aumenta la circolazione sanguigna. Per questo va usato con attenzione limitandosi a solo alcuni tipi di comunicazione.
Nel settore food viene utilizzato spesso perché stimola l’appetito o la sete, vedi ad esempio McDonald’s e Coca-Cola.
Il rosso declinato nelle sue tonalità invece è utilizzato spesso nel mondo dei cosmetici e profumi. Il rosso porpora da una sensazione di eleganza e sensualità.
ARANCIONE
L’arancione è il colore della positività, dell’energia e dell’entusiasmo. Viene utilizzato per coinvolgere e per fare interagire l’utente. È un colore che va molto bene nel mondo dell’infanzia per il richiamo alla creatività e al gioco. Meglio evitarlo se si vuole lanciare un messaggio più serio e diretto.
GIALLO
Il giallo è il colore del sole: energia, gioia e felicità allo stato puro. È strettamente legato alla creatività e alla sfera intellettuale.
Non è un caso che tutti i bambini allegri e spensierati disegnino il sole giallo! È un colore che attira l’attenzione in modo positivo, brillante e rassicurante. Perfetto per il mondo dell’infanzia e della creatività, ma anche per la ristorazione.
VERDE
Il collegamento del verde con la natura e con il settore salute e benessere è immediato.
Il verde è relax e serenità; è il colore più rilassante tra tutti per questo viene utilizzato anche nella progettazione dei bagni.
È un colore rassicurante e per questo viene scelto nel mondo del benessere, dell’ecologia e della sostenibilità.
Nel food viene usato per enfatizzare la natura vegetariana, biologica o naturale del prodotto.
BLU E AZZURRO
Tranquillità e armonia: queste le sensazioni che scuscita questo colore.
È un colore che evoca l’intelligenza e trasmette un forte senso di fiducia. Per questo viene spesso utilizzato nei settori del servizi alla clientela, oppure nei brand che producono pc e nel settore marketing.
Perfetto anche per gli studi medici, per cui il blu comunica fiducia e professionalità. PayPal non a caso ha scelto l’azzurro come colore del brand; ma non solo a Skype, Facebook, IBM e molti altri.
NERO
Il nero viene usato principalmente dai brand di lusso, per comunicare eleganza, classe e stile. Tantissime case di moda lo utilizzano: Versace, Dolce&Gabbana, Zara e tanti altri.
MULTICOLOR
Sono sempre di più i brand che usano un multicolore per il loro visual: Google e Ebay sono i primi brand che hanno adottato questa cromia arcobaleno.
È una scelta legata alla bandiera della pace e rappresenta apertura e diversità.
I brand che la usano vogliono dimostrarsi multietnici ed inclusivi comunicando un forte messaggio etico oltre che professionale.
Emozioni, sensazioni e contesti, saper scegliere e abbinare i colori del brand con coscienza è un’arte!
Un fattore da tenere in considerazione nella scelta della cromia è sicuramente il contesto: se vendiamo detersivi e scegliamo il marrone difficilmente stimoleremo una sensazione di pulito, se invece lo scegliamo per un brand che produce creme spalmabili al cioccolato di sicuro attiveremo la leva della golosità.
Lo stesso colore può essere “giusto” o “sbagliato” in base al contesto, stimolando sensazioni opposte in diverse situazione.
Dobbiamo sempre scegliere uno o più colori che esaltano le qualità del brand.
In più dobbiamo tenere conto anche della cultura della nostra buyer.
Se il nostro mercato è orientale dobbiamo stare attenti all’utilizzo del bianco, ad esempio. Nella cultura cinese è associato al lutto, mentre nella nostra cultura indica purezza.
Un altro fattore da tenere in considerazione quando si deve scegliere un colore piuttosto che un altro è il sesso del target.
Tantissimi sono gli studi che dimostrano come maschi e femmine abbiano diverse preferenze in termini di colore.
In più prestiamo attenzione anche alle tonalità e la brillantezza dei colori: il sesso maschile preferisce colori più brillanti e più scuri, mentre le donne preferisce colori più morbidi e tonalità più chiare.
Infine ci sono differenze anche in base al nome che viene associato ai colori.
Rosso Valentino non è un colore ma la massima espressione del branding
Gli uomini utilizzano solo il nome primario del colore: verde, blu, rosso, giallo. Le donne usano nomi diversi per colori che si discostano solo per la tonalità.
Un uomo che deve regalare un rossetto ad una donna chiederà in profumeria “un rossetto rosso” oppure un “rossetto rosa”.
Una donna chiederà: “un rossetto lampone” “un rossetto ciliegia” “un rossetto corallo” “un rossetto carminio” “un rossetto rosso pompeiano”.
Il nome del colore, specialmente sul genere femminile, influenza o meno la vendita.
Come mai va di moda il cappotto color cammello mentre non si sente mai parlare di cappotti marrone sbiadito?
I nomi di fantasia sono molto più apprezzati rispetto ai nomi propri base dei colori.
In una ricerca nel 2006 viene chiesto ad un gruppo di soggetti di esprimere le loro preferenze riguardo a colori con nome diverso.
Il colore “moka” è risultato decisamente favorito rispetto al marrone, nonostante il colore fosse lo stesso.
Come mai?
Semplice. Ogni colore richiama delle sensazioni nel nostro cervello, e la scelta di usare un nome piuttosto che un altro cambia la percezione dell’utente.
“Per la maison Valentino, il rosso non è solo un colore. È un marchio che non passa mai, un logo, un elemento iconico del brand, un valore.” Valentino Garavani
La saturazione dei colori: come l’intensità cromatica può ingannare i nostri sensi e influenzare le scelte di acquisto
Il grado di saturazione del colore può influire sulla valutazione e sulla scelta di un prodotto: i colori più luminosi tendono a catturare di più l’attenzione, ecco perché la call-to-action devono avere un colore ad alto grado di saturazione.
Inoltre, è curioso come la saturazione del colore condizioni la percezione della misura del prodotto. Questo è stato appurato grazie ad uno studio condotto da Hagtvedt e Brasel.
Durante un esperimento è stato chiesto ai partecipanti di indovinare la grandezza di due oggetti identici per forma ma con differenti gradi di saturazione del medesimo colore. Più del 65% dei soggetti ha sostenuto che l’oggetto con maggior grado di saturazione fosse quello più grande.
Quindi se stai progettando un prodotto ad esempio da inserire su uno scaffale di un supermercato, tieni bene a mente questo ragionamento, così da far emergere il tuo brand tra gli altri!
Call to action: di che colore devono essere?
Dipende.
Il colore “perfetto” per generare conversioni non esiste.
Il colore per le CTA non è solo uno standard per tutti i settori, ma deve essere selezionato anche in base ai restanti colori della palette di un sito web.
Solitamente, è meglio scegliere colori analoghi, al massimo due, e poi inserire elementi di focus su cui vuoi attirare l’attenzione di un colore complementare o triadico.
Ecco una proposta di palette di colori da abbinare al verde, ipotizzando che sia il colore del tuo brand.
Scegliendo un colore traidico o complementare le CTA saranno messe in risalto e i visitatori del tuo sito non potranno far altro che cliccarle!
Il colore è in grado di indirizzare il pubblico verso ciò che tu vuoi che veda. Il colore che scegli può influenzare la facilità di utilizzo e la leggibilità di un contenuto: se utilizzi colori molto accesi vicini si rischia di leggere con fatica. Il colore mette il contenuto in un contesto. Ci aiuta a decidere cosa è importante e cosa no.
La scelta dei colori è fondamentale per la buona riuscita di qualsiasi progetto di comunicazione, sia nel mondo digitale che in quello analogico. Oltre a trasmettere emozioni e creare un’identità visiva, i colori hanno un impatto significativo sulla leggibilità dei contenuti.
In alcuni casi il colore rappresenta l’elemento distintivo e del brand.
Nel complesso panorama del marketing, i colori assumono un ruolo fondamentale per i brand. Infatti, sapientemente utilizzati, possono influenzare le emozioni e le scelte d’acquisto degli acquirenti, diventando addirittura un elemento distintivo del marchio stesso.
Tiffany: è nato prima il brand o il colore?
Tiffany & Co., azienda leader nel settore gioielli, ha saputo costruire e rafforzare nel tempo un’identità di marca inconfondibile, facendo leva su un colore distintivo che è diventato sinonimo di lusso e raffinatezza: il celebre verde Tiffany. Questo particolare tono di verde, ufficialmente conosciuto come “Tiffany Blue,” è stato sapientemente integrato in ogni aspetto della comunicazione visiva e del packaging dell’azienda, creando un forte senso di distintività.
Il verde Tiffany è diventato un simbolo immediatamente riconoscibile, capace di evocare l’immagine del brand anche senza l’ausilio del logo o di altri elementi identificativi.
Ma il verde Tiffany non si limita a essere solo distintivo; è anche profondamente emozionante. La scelta di questo colore particolare non è casuale: evoca sentimenti di serenità, eleganza e desiderio. L’iconica confezione blu Tiffany, utilizzata per gioielli e accessori, suscita emozioni intense nei consumatori, trasformando ogni acquisto in un’esperienza indimenticabile. La vista del verde Tiffany scatena immediatamente una sensazione di lusso e qualità, evocando un senso di aspettativa e gioia.
Oltre alla distintività e all’emozione, il verde Tiffany crea una profonda connessione con il pubblico. È un colore che racconta una storia e che ha il potere di instaurare un legame emotivo duraturo con i consumatori. Ogni interazione con il verde Tiffany, sia attraverso il packaging, la pubblicità o l’allestimento dei negozi, rafforza questa connessione, facendo sentire i clienti parte di un’esperienza esclusiva e raffinata. La capacità di Tiffany di trasformare un semplice colore in un potente simbolo di identità e valore è il risultato di un lungo lavoro di branding svolto in maniera meticolosa e coerente nel corso degli anni.
L’efficacia dell’attività di branding è evidente nella percezione del pubblico: il solo vedere il colore verde Tiffany evoca l’immagine di sofisticatezza e prestigio che il brand rappresenta.
Quindi, ritornando alla domanda iniziale, è nato prima il brand o il colore?
Il colore “Tiffany Blue” è indissolubilmente legato alla storia e all’identità di Tiffany & Co., ma è il brand che è nato prima. Tiffany & Co. è stata fondata nel 1837 a New York da Charles Lewis Tiffany e John B. Young. Il celebre colore Tiffany Blue è stato introdotto alcuni anni dopo, con la pubblicazione del primo catalogo “Blue Book” nel 1845.
Oggi, Tiffany Blue® è un marchio registrato, ufficialmente riconosciuto con il numero Pantone 1837, in onore dell’anno di fondazione dell’azienda.
La scelta dei colori è fondamentale sia nel negozio fisico che sul sito web perché può portare al miglioramento della user experience e all’aumento delle conversioni.
I grandi brand e gli esperti del settore lo sanno perfettamente: il colore è un elemento fondamentale per una comunicazione davvero efficace.
Scegliendo i colori giusti, puoi evocare emozioni, influenzare le decisioni d’acquisto e rendere il tuo brand immediatamente riconoscibile.