I 7 errori da non commettere per un profilo LinkedIn efficace

Postare foto di gattini o foto di vacanze al mare su LinkedIn ha senso! Si, ma solo se sei un veterinario o un tour operator! 😉 In questo articolo ti aiuteremo a capire quali errori evitare e cosa invece puoi fare per rendere il tuo profilo LinkedIn efficace e sviluppare relazioni professionali!
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È capitato a tutti di commettere errori su LinkedIn: una compilazione incompleta del profilo, la foto dell’ultima vacanza invece che uno scatto in un contesto di lavoro, una gestione della rete di collegamenti lasciata al caso o peggio ancora solo in base alle amicizie che si hanno nella vita reale. 

E qui veniamo in soccorso noi!

Di seguito evidenziamo gli errori più frequenti che non si dovrebbero commettere se si vuole avere un profilo LinkedIn efficace. 

LinkedIn, la rete professionale che farà conoscere le tue potenzialità lavorative

Per comprendere a fondo e sfruttare le funzionalità di questa piattaforma, è necessario saperla usare correttamente. Procediamo per gradi.

Iniziamo con il dire che LinkedIn è il social network più diffuso in ambito business, visitato ogni giorno da migliaia di professionisti e manager.

Microsoft ha acquisito LinkedIn nel 2016, questo ha fatto si che si rafforzasse e che tenesse Facebook a distanza dal contesto professionale.

Questa piattaforma, di fatto, nasce con lo scopo di fare rete: alla base ci sono interconnessioni tra individui in ambito business. Difficilmente ci si iscrive su LinkedIn per trovare la propria anima gemella, per pubblicare foto di gattini o per scoprire ricette culinarie “assolutamente da provare per rimanere in forma in vista dell’estate”. 😅

Negli anni, questo social network ha avuto una crescita esponenziale, arrivando a raggiungere solo in Italia oltre 14 milioni di iscritti.

Rendere il profilo LinkedIn efficace: gli errori da non commettere

Come avere una presenza convincente che ci distingua dagli altri? E come essere facilmente trovati nel motore di ricerca di LinkedIn?

Semplice: non facendo errori banali e comuni.

Noi abbiamo individuato i 7 più frequenti. Scopri se anche tu li stai commettendo.

1 – LinkedIn è come Facebook: basta ricondividere lo stesso contenuto 

La pubblicazione del medesimo contenuto su più profili social di per sé è errato, spesso però condividiamo lo stesso post per comodità e velocità. Passi il resharing tra Facebook e Instagram, prestando attenzione almeno ad eliminare gli hashtag sul primo, ma su LinkedIn NO!  

Purtroppo è un errore estremamente diffuso: foto di vacanze, traguardi personali, citazioni preferite in libertà e molto altro. Questi non sono contenuti indicati per un social che ha per oggetto il networking e il personal branding.

LinkedIn nasce per sviluppare relazioni professionali. Il nostro consiglio è quello di personalizzare o riadattare i contenuti per questo social. Una foto durante una vacanza puoi anche pubblicarla purché sia legata ad un concetto lavorativo, come ad esempio una riflessione professionale che ti è venuta in mente mentre visitavi un posto. Comprendere il senso di una piattaforma significa anche condividere contenuti originali e creativi.

2 – Sto cercando lavoro, allora apro il profilo LinkedIn 

Fino ad oggi non ho avuto profilo LinkedIn perché non stavo cercando lavoro, ora che ne ho bisogno mi iscrivo.”

Quante volte hai sentito questa frase? Noi troppe!

Credere che Linkedln serva solo a chi cerca lavoro, vuol dire non aver compreso appieno le potenzialità del mezzo.

Anche Instagram è considerato il social media “fotografico” per eccellenza (il logo è una macchina fotografica ispirata al modello Bell & Howell degli anni Cinquanta), ma non per questo viene utilizzato solamente da fotografi!  

Linkedln è sì uno strumento di social recruiting e di ricerca di lavoro, che ha consentito a migliaia di persone di trovare lavoro, ma questa non è la sua unica ragione di esistenza. Linkedln serve per fare rete permettendo quindi lo scambio di idee, pensieri e strategie in ambito business. Insomma è una piattaforma che offre un sacco di spunti per approfondire argomenti.   

3. Il profilo LinkedIn è il tuo Curriculum Vitae

Per anni si è paragonato il profilo LinkedIn al CV, ma è arrivato il momento di sfatare questo mito! 

Quante volte aggiorni il tuo Curriculum?

Tendenzialmente pochissime; di solito si fanno aggiunte o modifiche al documento quando ci si approccia per la prima volta nel mondo del lavoro oppure quando si è pronti a fare il grande passo di cambiare azienda.   

Linkedln invece necessita di aggiornamenti continui e costanti per mostrare presenza nel tuo “ufficio virtuale”.

4 – Inserire informazioni personali incomplete

Può sembrare scontato ma non lo è.

Inserire il nome completo è fondamentale per una giusta partenza. Tante persone sui social utilizzano soprannomi oppure il nome dell’Azienda nel nickname. Su LinkedIn è consigliato usare solamente Nome e Cognome.

Evita di mettere “Dottor Mario Rossi” “Avvocato Giacomo Verdi”, è vero che siamo su un social professionale però prima di tutto deve apparire il tuo nome, poi nella descrizione la tua professione.

A seguire, inserisci un’intestazione accattivante e che contenga parole chiave che facilitano il posizionamento nei risultati di Google.

Per quanto riguarda la foto, scegline una semplice, possibilmente un primo piano in cui sorridi in modo da suscitare subito empatia con chi ti osserva. Evita foto con gattini…. a meno che tu non sia un veterinario! 😂

Inserisci poi il tuo titolo di studio, il tuo percorso formativo, le tue competenze, i tuoi recapiti telefonici e, se lo hai, il tuo sito internet.

5 – Comportati come un prodotto 

LinkedIn permette di distinguerti e di costruire una rete di relazioni di valore, così da raggiungere i tuoi obiettivi professionali.

Ma come farti notare da aziende che cercano personale o da possibili clienti che cercano un professionista? 

Sii originale.

Per emergere rispetto ai competitors, prova a non apparire come un prodotto, ma semplicemente come una persona.

Se sei un interior designer, non limitarti a dire che sei “leader nel settore arredamento interni” piuttosto racconta il tuo ultimo progetto, le scelte che hai fatto e le sensazioni che ha provato il tuo cliente nell’affidarsi a te.

Stabilisci una connessione emotiva con il tuo potenziale cliente che può essere sia un privato che un’Azienda che ricerca collaboratori professionisti.

La chiave è spiegare e raccontare quale valore aggiunto puoi portare a chi ti sceglierà. Mostra i risultati che raggiungi con le tue competenze. 

6 – Utilizzare un tone of voice freddo e distaccato

Il fatto che ci troviamo su una piattaforma professionale non vuol dire che dovrai approcciarti in modo freddo. Essere professionisti competenti non richiede l’essere altezzosi o troppo formali, spesso un atteggiamento del genere allontana i tuoi contatti.

Puoi dimostrare le tue competenze anche raccontando e promuovendo la tua attività con parole semplici, ricordati sempre che i tuoi clienti nella maggior parte dei casi non conoscono la materia, perciò leggendo i tuoi aggiornamenti di stato dovranno comprendere quello che dici per sentirsi rassicurati e avere fiducia in te. 

7 – Pubblica senza una strategia

Non dimenticarti che LinkedIn è un social network e come tale dovrà essere integrato in una strategia di marketing più ampia. Se non hai un piano definito, nessuna strada ti porterà a raggiungere gli obiettivi. 

Prima di creare il tuo profilo o costruire la tua rete business, chiarisci cosa vorresti ottenere da LinkedIn.

I social media sono ormai diventati strumenti necessari per costruire una reputazione forte però ricordiamoci sempre che non sono tutti uguali, ognuno ha il proprio obiettivo, le proprie regole e il proprio linguaggio. 

Evitando errori e pianificando la tua strategia riuscirai a creare contenuti che aiuteranno a differenziarti ed a emergere. Un post interessante invoglierà i lettori a cliccare su “consiglia” e questo gioca a tuo vantaggio perché il messaggio “Consigliato da Mario Rossi” apparirà sul feed di tanti altri profili! 

…ci vediamo su LinkedIn!

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