Parlare di turismo in questo periodo di pandemia è esercizio molto difficile e complesso ma l’ottimismo non ci manca e stavolta siamo stuzzicati dall’argomento “Turismo Sostenibile” che, mai come in questi momenti, può rivelarsi la scelta migliore per tornare a vivere i luoghi nella loro primordiale e tradizionale essenza.
Diciamolo, abbiamo bisogno di aria aperta, di respirare quella libertà spesso compromessa, di vivere appieno gli spazi e di apprezzare ciò che la natura ci mette a disposizione, chiedendo in cambio solo un semplice rispetto.
Cosa significa turismo sostenibile?
Distinguiamo subito due concetti fondamentali: non confondiamo l’ecoturismo col turismo sostenibile! Sono due parole e due modi di interpretare il turismo intersecabili tra loro ma non uguali.
ℹ️ L’ecoturismo è il contatto con ambienti naturali, luoghi spesso incontaminati o lontani dal caos metropolitano.
ℹ️ Il turismo sostenibile è quando ogni componente riduca al minimo l’impatto ambientale e non è detto che debba essere fatto solo in ambienti naturali.
Per dirla in maniera estremamente semplificata: fare un’escursione naturalistica in montagna, non rispettando l’ambiente circostante, è ecoturismo ma non di certo sostenibile…altresì visitare una metropoli in bicicletta, o utilizzare altri mezzi che impattino poco sull’ambiente, è turismo sostenibile!
Tendenze odierne del turismo sostenibile
All’indomani della prima ondata di Covid dello scorso anno, o anche dell’odierna situazione, la tendenza turistica parrebbe essere quella della vacanza di prossimità, ossia la rivalutazione dei luoghi vicini alla nostra abitazione dove possiamo ritrovare le nostre radici, valorizzarle e fare anche del bene al mondo, oltre che alla nostra mente.
Spostamenti veloci, tendenzialmente con mezzi ecologici, e promozione del territorio, e degli elementi che lo identificano, sono alla base di questa tipologia di turismo fortemente incline al pensiero green.
La differenza però non la fa soltanto il luogo, o la vicinanza, ma dipende soprattutto dalla struttura presso la quale alloggiamo.
Oggi molte di esse sono estremamente attente alla sostenibilità, modificando i comportamenti ed adeguando gli alloggi alla perfetta compatibilità con l’ambiente circostante, ottimizzando le risorse a propria disposizione, rispettando tradizioni e cultura del posto.
Bed and Breakfast ed Agriturismi sono spesso completamente autosufficienti dal punto di vista energetico, dotandosi di tecnologie che permettono lo sfruttamento delle risorse naturali. Fotovoltaico, pannelli solari, coibentazioni termo-acustiche ed esposizione degli ambienti verso il sole sono gli accorgimenti che permettono il sostentamento energetico e l’abbattimento quasi completo dell’impatto ambientale.
In ambito alimentare abbiamo il non-plus ultra, soprattutto per le locazioni in zone rurali. Il km zero è garantito dagli orti e dagli allevamenti di animali che regalano autentiche primizie, assolutamente naturali, deliziando il palato, anzitutto, ma concorrendo di fatto anche alla perfetta simbiosi tra turismo e sostenibilità.
Lo spreco alimentare non esiste grazie allo smaltimento naturale dei rifiuti organici attraverso i compost o gli animali stessi. Il riciclo è la forma più importante dell’economia circolare di tali attività ricettive.
Strutture Sostenibili
Il Podere Mulinaccio, nel grossetano, dedica la propria attività al contatto con la natura e all’impatto praticamente azzerato della struttura sull’ambiente.

Sul sito web ci colpisce l’affermazione che dice : “non vogliamo che l’agriturismo sia l’ennesima ‘scusa’ per favorire il turismo di massa, bensì deve essere l’occasione per favorire una maniera sostenibile di vivere le proprie vacanze.”
Non possiamo che essere d’accordo e fidarci ciecamente di tutte le iniziative che il Podere mette in atto a livello di sostenibilità ambientale: agricoltura biologica, fitodepurazione delle acque, recupero delle coltivazioni locali, per favorire la biodiversità, ma anche attività ricreative per gli ospiti che valorizzino e rispettino l’ambiente naturale.
Non ci spostiamo di molto e raggiungiamo l’Ecocountry Villa di Campolungo a Fiesole, vicino Firenze, dove una casa di campagna con i suoi cento anni sulle spalle, arroccata su una collina e circondata da ulivi secolari, oltre a regalarci una vista mozzafiato ci accoglie in un luogo che, pur non rinunciando allo charme, è perfettamente inserito nel contesto naturale impattando pochissimo sull’ambiente.

Cibo biologico, valorizzazione dei prodotti locali e grande attenzione dei proprietari verso l’utilizzo delle risorse naturali e il loro riciclo attento e certosino…con il mantra del “ciò che si può recuperare e riutilizzare è una risorsa per l’ambiente”.
Sempre in Toscana, a Sorano, non possiamo non citare Sant’Egle un’antica dogana sapientemente restaurata in completa bioedilizia in cui, da circa 10 anni, la sostenibilità è un vero e proprio progetto di vita in quanto: “Essere in armonia con la natura e l’ambiente è una scelta e priorità di vita essendo, come tutti, amministratori di un futuro migliore”.

La frase trovata sul sito non è solo un annuncio ma è l’incipit su cui si fonda la filosofia dell’Eco-Luxury, ampiamente suffragato dai numerosi premi vinti in ambito di ecosostenibilità.
Terreni su cui si coltivano zafferano, tartufaie, ulivi, piante da frutta fanno da corollario fondamentale dell’azienda agricola in un contesto in cui le strade sono ancora bianche, lente e permettono la vista dell’ambiente circostante. Il contatto con la natura e il vivere bene è il motivo per cui Sant’Egle è una scelta assolutamente ecoturistica.
Casal dei Fichi, nelle Marche, ci ha affascinato con la sua storia ricca di vita, di scelte, di empatia.
Due inglesi, innamoratisi di questa zona italiana tra spiagge e montagne meravigliose, convertono un antico casale e creano un mondo in perfetta armonia con i luoghi.

Riutilizzo di acqua piovana, riciclo dei rifiuti, bottiglie riutilizzabili e tante iniziative ecofriendly. Ad esempio, il “pizza party” in cui il Casale, utilizzando farina a km zero, produce l’impasto, accende il meraviglioso forno a legna e permette agli ospiti di cucinare loro stessi la propria pizza.
Ma non solo! Il progetto “compensazione del carbonio” ci ha veramente colpito. Per ogni prenotazione la struttura investe 15 euro e facoltativamente richiede all’ospite di contribuire con la stessa cifra che verrà interamente utilizzata per piantare alberi. L’obiettivo è compensare l’emissione di carbonio necessaria mediamente per raggiungere il Casale! Idea geniale e fortemente Green.
La meravigliosa e verde Umbria non può mancare quando si parla di sostenibilità ed è ciò che pensano i fondatori dell’agriturismo sostenibile Il Per, in provincia Terni.
Circa 20 anni fa Alessandro, Maria Chiara e Maurizio hanno pensato che la miglior tecnologia per rendere sostenibile al 100% un territorio è l’agricoltura!

La fattoria che si sviluppa su 4 ettari e fornisce cibo biologico, in particolare a Fava Cottòra dell’Amerino, una specialità di queste zone famosa per l’alta bontà e digeribilità e l’intera struttura si autoalimenta grazie alle energie rinnovabili sia Eoliche che Solari.
Terminate queste righe avvertiamo non soltanto il bisogno di viaggiare, visitare storie e luoghi magici ma anche di premiare gli sforzi che hanno fatto queste location, soprattutto in questo particolare periodo, per rendersi migliori e restituire vivibilità all’ambiente in cui viviamo, rispettandone ogni suo aspetto.