LinkedIn è diventato il palcoscenico perfetto per l’industria degli speech. Scorrendo il feed, il messaggio sembra chiaro: se non stai annunciando il tuo prossimo intervento a qualche evento, stai fallendo nel personal branding.
“Entusiasta di condividere che sarò keynote speaker al #MegaEvento2025! #Leadership #Innovation #Disruption”
È nato un ecosistema intero: eventi che hanno bisogno di speaker, speaker che hanno bisogno di eventi, e un pubblico convinto che la vera expertise si misuri in minuti di palcoscenico.
Il grande equivoco
La verità? Si è creata una strana distorsione:
- Chi parla di fare → ottiene visibilità
- Chi fa davvero → spesso resta nell’ombra
Non è una questione di gelosia, ma di priorità sistemiche. Abbiamo costruito un mercato dove la capacità di presentarsi come esperto vale più dell’esperienza effettiva.
Il meccanismo è semplice quanto efficace:
- Fai uno speech
- Diventi “esperto certificato”
- Vieni invitato a più speech perché sei esperto
- La tua agenda si riempie di eventi
- Non hai più tempo per fare il lavoro di cui parli
Nasce così il professionista degli speech: un esperto nel parlare di expertise.
L’expertise reale è silenziosa
I veri innovatori raramente hanno tempo per 20 eventi al mese. Le persone che creano prodotti eccezionali sono spesso troppo occupate a perfezionarli per costruirsi una carriera da speaker.
Pensa ai prodotti e servizi che usi e apprezzi davvero. Quanti post hai visto dei loro creatori che annunciano speech? Probabilmente pochi.
Non tutto è apparenza
Attenzione: non tutti gli speaker sono venditori di fumo. Esistono professionisti che alternano sapientemente il fare e il parlare, che salgono sul palco per condividere esperienze vere.
Il problema non sono gli eventi in sé, ma la cultura che si è creata intorno ad essi, dove il metro di valutazione si è spostato dai risultati alle apparizioni.
Una nuova metrica
E se provassimo a invertire la tendenza? Se cominciassimo a valutare gli speaker in base a quanto tempo passano effettivamente “sul campo” rispetto a quanto tempo passano sul palco?
Se chiedessimo: “Negli ultimi 6 mesi, quale percentuale del tuo tempo hai dedicato a fare ciò di cui parli vs. parlare di ciò che fai?”
Provocazione finale
C’è chi costruisce castelli e c’è chi fa selfie davanti ai castelli degli altri.
Se sei di quelli che costruiscono, che risolvono problemi reali, che creano valore concreto invece di limitarsi a parlarne: no, non stai sbagliando tutto. Stai solo scegliendo la sostanza in un mondo ossessionato dall’apparenza.
E quando sarai pronto a parlare, avrai qualcosa di autentico da dire.
Noi sosteniamo chi fa, non solo chi parla. Contattaci se credi che i risultati contino più degli applausi.