Il coraggio che ti manca: perché continui a comunicare come tutti gli altri
Vuoi fare la differenza? “Nel mio settore comunicano tutti allo stesso modo, io voglio distinguermi.” Lo ripeti da mesi. Forse da anni. Eppure, ogni volta che apri LinkedIn, vedi gli stessi post dei tuoi competitor. Ogni volta che visiti i loro siti, ritrovi le stesse parole. Ogni volta che guardi le loro pubblicità, sembrano uscite […]
Non esiste il colore perfetto
“Usa il rosso per i bottoni di acquisto.” “Il blu trasmette fiducia, mettilo nel logo.” “L’arancione aumenta le conversioni.” “Il verde è perfetto per il wellness.” Consulenti di marketing. Guru del design. Esperti di UX. Tutti che ti dicono quale colore è “giusto”. E tu lì, ad ascoltarli. A fidarti. A cambiare il tuo sito […]
L’italianità non è un filtro Instagram
Il mondo ammira l’Italia per la sua creatività. Noi, paradossalmente, la trattiamo come un costo da tagliare. In troppe aziende italiane si è diffusa un’idea pericolosa: che la creatività sia un ornamento. Un extra facoltativo. Un lusso che ci si può permettere solo quando i conti lo consentono. È come se un’aquila considerasse le ali […]
Bisogni vs Desideri: la confusione che costa cara al marketing
“Devi intercettare i bisogni del cliente.” “Devi creare desiderio per il tuo prodotto.” Quante volte hai sentito queste frasi? E quante volte hai notato che “bisogni” e “desideri” vengono usati in modo intercambiabile? Una confusione apparentemente innocua. Una sottile imprecisione linguistica. Ma con conseguenze devastanti sulle strategie di marketing. Due mondi diversi, non sinonimi Partiamo […]
Paghi influencer e perdi clienti
Li paghiamo per fingere di essere veri. Assurdo, no? Diamo milioni a persone per far finta che gli piaccia davvero un prodotto. E pensiamo che i consumatori siano così scemi da non accorgersene. Il marketing degli influencer vale oggi oltre 21 miliardi di dollari globalmente. Cifre da capogiro per un sistema basato su una contraddizione: […]
La fine dei trend, ovvero quando tutti parlano, ma nessuno dice un cazzo di sensato
Ogni volta che apro un social mi sembra di vedere lo stesso video.Cambia il logo, ma il resto è identico: stessa musica, stesso tono di voce, stessa descrizione scopiazzata da un altro profilo.Eppure sono brand diversi, settori diversi, obiettivi diversi. O almeno dovrebbero. Benvenuti nel marketing digitale del 2025.Dove l’omologazione è la norma e la […]
Il paradosso della notorietà: quando tutti ti conoscono ma nessuno ti sceglie
Tutti conoscono Taffo, ma basta questo per essere visibili? Il problema nasce quando tutti provano a imitarlo mentendo su chi sono davvero, inseguendo la viralità a ogni costo. Rinunciano a sé stessi per sembrare quello che non sono. Spostare il punto di arrivo da “voglio che tutti mi conoscano” a “desidero che non possano fare a meno di me” potrebbe essere di aiuto. La rilevanza batte la popolarità.
Sorprendere i tuoi clienti a tutti i costi è da perdenti
Il marketing contemporaneo è ossessionato dall’imprevedibilità, ma è una trappola mortale. Sorprendere in modo incoerente non è creatività, è confusione. Ogni volta che un brand si presenta in modo diverso per seguire le mode, costringe il cervello del cliente a un lavoro cognitivo faticoso che allontana invece di conquistare. La coerenza non è noia, è strategia.
Gli archetipi di Jung sono la gabbia del branding
I consulenti ti fanno scegliere tra Eroi e Saggi come fossero maschere di Carnevale. Ti vendono un sistema nato per la psicologia clinica come ricetta per il marketing. Nel frattempo, i brand italiani di successo raccontano storie vere, non fiabe preconfezionate. Le persone riconoscono l’autenticità e premiano chi non recita parti. Vuoi risultati? Abbandona gli archetipi e mostra chi sei davvero.
“Vendi il buco, non il trapano” … ancora con questa str****ta?
La celebre teoria che recita “le persone non vogliono un trapano ma un buco nel muro” contiene un nucleo di verità, ma la sua applicazione ossessiva e letterale ha generato un marketing da quattro soldi. Quando questa massima viene estremizzata, ignora completamente tutto ciò che influenza le decisioni d’acquisto. Non è la teoria ad essere sbagliata, ma il modo forzato con cui viene applicata senza alcun senso critico.