Privacy e tracciamento utenti: La fine dei cookie?

Tracciamento utenti e cookie sono in declino, ma come possiamo non farci travolgere? Remarketing e misurazione diventeranno solo un miraggio? 8 consigli su cosa fare.

Quante volte hai fatto una ricerca su Google e nei giorni successivi, su qualsiasi sito visitato, ti ritrovi annunci inerenti? Basta scrivere una semplice ricerca di un qualsiasi prodotto (es. una crema viso oppure l’hotel della tua prossima vacanza) per ritrovarsi valide pubblicità da poter valutare.

Ecco. Questo è il remarketing, il tracciamento degli utenti, ottenuto con un cookie che memorizza il tuo interesse del momento.

Personalmente mi è sempre piaciuto sfruttarla a mio vantaggio. Spesso le ricerche su Google mi annoiano e così, scrivendo una query di ricerca, sfrutto questa funzionalità per poter valutare altre opzioni durante i miei momenti di “cazzeggio”; una scrollata al feed di Instagram, la lettura di un blog post oppure lo stacco pubblicitario di un podcast.

Tutto questo è in rapido declino. Prima Apple con politiche ferree sul tracciamento dei suoi utenti, poi i browser con i quali navighiamo che assicurano la miglior privacy e impediscono qualsiasi tracciamento e infine Google stesso, che ha annunciato di abbandonare i cookie di terze parti (🤔 uhm… strano vero? Proprio chi possiede la principale piattaforma di ADV)

In sostanza verranno a mancare 2 capisaldi ai quali ci siamo abituati (almeno noi marketer):

Il remarketing, senza il quale sarà difficile mantenere viva l’attenzione verso un prodotto o servizio

La misurazione che sarà sempre più complessa, soprattutto per le attività di marketing correlate alle campagne promozionali.

Che bello vero? Uno straordinario salto indietro nel tempo di quasi 15 anni. Personalmente non posso che esserne felice.

Finalmente avremo la possibilità di assistere alla premiazione di chi ha saputo mantenere un comportamento etico, quelli che non hanno rinunciato ad una solida relazione con il cliente invece che spostarsi su rapide tattiche di funnel marketing con l’unico scopo di fare numeri e numeri, senza nessun altro fine se non quello di vendere.

Chi accuserà di più il colpo? Sicuramente il mercato B2B perché notoriamente il loro target sono nicchie ristrette o settori specifici. Solitamente anche i budget sono modesti.

Se stai investendo invece in campagne di branding allora questo cambiamento non ti sconvolgerà più di tanto.

Come sarà il futuro senza cookie? Cosa fare?

1 – Fai crescere il tuo database
Chi finora ha investito nella raccolta dei dati dei propri clienti ha tra le mani un assets decisamente strategico. La possibilità di costruire un rapporto solito e diretto

2 – Trasparenza
Raccogli dati, ma nel modo più trasparente possibile. Senza usare atteggiamenti torbidi o ambigui, oppure nascondendoti dietro parole “burocratiche” dettate dal garante privacy. Fai in modo che i tuoi clienti sappiano come e perché vuoi usare i loro dati. La fiducia nei tuoi confronti aumenterà notevolmente, ma ricorda: devi essere fermo e coerente.

3 – Rafforza l’ottimizzazione SEO del tuo sito
Questo è ormai un classico. L’utilizzo dei motori di ricerca rimarrà intatto e non subirà grandi ripercussioni. Stabilire una presenza ben ottimizzata aiuterà gli utenti a trovare i tuoi contenuti e i tuoi servizi. Nel lungo periodo il traffico organico può produrre risultati e potrebbe compensare il “calo” di quelli pubblicitari.

4 – Premia i tuoi clienti
Praticamente un generatore del caro e vecchio “Passaparola”. Fidelizza e premia i tuoi clienti così da arrivare alla loro rete di contatti e allargare il tuo campo di azione.

5 – Offri servizi in abbonamento
Se ne hai la possibilità elabora offerte in abbonamento. Chiaramente non è per tutti, ma se riesci ad adottare un’offerta del genere (o comunque ad integrarla) riuscirai a capire meglio cosa piace ai tuoi clienti.

6 – Pubblicità contestuale
Fai circolare i tuoi annunci pubblicitari su siti web che si classificano come “simili” o “attinenti” al tuo business. Se vendi abbigliamento sportivo i tuoi annunci potrebbero apparire su siti web orientati allo sport.

7 – Guarda oltre il tuo naso
Una recente ricerca ha stabilito che nel mondo del gioco del calcio la scelta della squadra del cuore avviene tra gli 8 e 12 anni. Se vendi abbonamenti allo stadio sarà forse il caso di investire nelle scuole? Non solo in termini pubblicitari, ma anche organizzando eventi che avvicinino i tuoi futuri clienti.

8 – Brand, brand e brand
Comunica i tuoi valori, investi nel creare un marchio forte. Fai emergere la tua parte etica per distinguerti e fare in modo che le persone si riconoscano in te.

Cambia l’approccio ma il marketing resta

Come avrai capito, soprattutto per i marketer come noi, la storia diventa interessante.

Dovremo essere più creativi nella generazione di interazioni, una sorta di rinascita. Invece di proporre uno smartphone ad una donna tra i 25 e 35 anni (che in realtà ha appena comprato e del quale non importa più nulla) cercheremo di proporgli un’assicurazione oppure una garanzia aggiuntiva.

Appunto coltivare una relazione duratura con i clienti o potenziali tali.

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