Durante la nostra carriera lavorativa ci è capitato molto spesso di parlare con piccoli – medi imprenditori che cercavano consigli su come gestire il social media o il sito web fai da te. Le strategie di marketing fai da te, o come ci piace definirle a noi gli “atti casuali di marketing”, descrivono un approccio troppo frequentemente adottato dalle aziende per raggiungere il loro mercato.

La maggior parte dei piccoli imprenditori che si avvicinano al marketing, pensando di poter farlo autonomamente, iniziano mettendo insieme una serie di idee, per lo più sconnesse fra loro. Successivamente stabiliscono un importo una tantum da dedicare a queste attività, senza una reale percezione economica di quello che andranno a fare. Infine decidono, in base alle proprie sensazioni, alla moda del momento o ai suggerimenti delle persone vicine, quale attività di marketing fare per promuovere l’azienda: un annuncio pubblicitario su un quotidiano, un post sponsorizzato su Facebook, una nuova brochure per la fiera, un nuovo sito web, ecc.
Tutti pensano di poter fare marketing. Onestamente lo trovo molto ironico.
A me personalmente non verrebbe mai in mente di poter fare il lavoro del mio commercialista. Non ho il background, la formazione o gli anni di esperienza per svolgere quella funzione. Ma per qualche strana ragione a molti, dai dirigenti agli agenti di commercio, piace pensare di poter fare marketing autonomamente. Tanti imprenditori pensano di sapere cosa fare e come farlo, magari perché hanno seguito qualche corso o video lezione con un professante guru del marketing.
Tale convinzione sta alla base di molte attività di marketing “fai da te”. Molto spesso però, queste azioni sporadiche di marketing fai da te, finiscono per costare di più dei benefici reali che portano. I soldi spesi e il poco, o niente, ritorno dell’investimento portano a pensare che il marketing non funzioni.
“Marketing fai da te”: mancanza di budget o assenza di un piano reale?
Come si riconoscono gli atti casuali di marketing? La maggior parte di essi presenta queste caratteristiche:
- Non fanno parte di una strategia aziendale o di marketing;
- Non sono pianificati, in termini di budget, tempi, responsabilità;
- Non sono associati ad obiettivi misurabili;
- Non producono alcun vantaggio.
Ogni volta che stai pensando di aggiungere un nuovo strumento al tuo marketing (sito web, canale social, pubblicità tradizionale, ecc.) assicurati che sia integrato con tutto il resto che stai facendo. Se non c’è coerenza nel tuo marketing stai sprecando soldi.

Prova a rispondere a queste domande:
- Quali sono i tuoi obiettivi?
- Perché sei in affari? Qual è la tua missione?
- Qual è il problema che la tua azienda risolve con i suoi prodotti/servizi?
- Chi sono i tuoi concorrenti?
- Chi è il tuo cliente ideale?
Per sapere cosa comunicare ai tuoi clienti devi essere in grado di rispondere a queste domande e saper formulare un messaggio da rivolgere al tuo target che parla del valore della tua azienda.
Così facendo puoi agire con uno scopo e sapere che gli strumenti e le idee di marketing che metterai in atto sono legati ai tuoi obiettivi di business e accuratamente realizzati per soddisfare il tuo pubblico ideale.
In altre parole, il marketing intelligente inizia con un piano. Non c’è niente di casuale. Essere “consapevoli” può avere un effetto enormemente positivo sull’efficacia del tuo marketing.
La prossima volta che pianifichi attività di marketing fai da te, chiediti sei stai facendo un atto di marketing casuale. In caso affermativo, fai un passo indietro. Ogni operazione di marketing “seria” deve avere risorse per essere finanziata, si deve adattare al piano strategico generale, deve essere integrata con gli altri sforzi di marketing e va misurata per capire i margini di successo e quelli di miglioramento.